Biografia
Federica Bottoli nasce a Mantova nel 1970.
Frequenta lo I.U.A.V., facoltà di architettura di Venezia dove, nel 1997, si laurea con Italo Zannier con una tesi dal titolo “Lo Spazio dell’Architettura nelle fotografie di moda”.
Nel 1995 si diploma alla Sommerakademie für Bildende Kunst di Salisburgo, sperimentando le sue capacità espressive attraverso immagini di grandi dimensioni. L’amore per la forma, la materia e le loro tante rappresentazioni la portano a concentrarsi sulla ricerca fotografica, in particolare nell’ambito della moda.
Dal 1997 ha inizio la sua vera e propria professione, ritraendo personaggi e atmosfere dell’universo fashion, anche se già in questa prima fase di attività saranno sempre più gli oggetti a stimolare la sua creatività.
La costante collaborazione con diverse aziende di moda e design le permette di raffinare le scelte estetiche e consolidare sempre più la sua cifra espressiva. Attraverso le sue fotografie vuole rappresentare l’imperfezione della vita evidenziandone la spontaneità.
Altro elemento importante è l’ambientazione dei soggetti negli spazi e lo studio del loro rapporto con la luce, elemento fondamentale nella realizzazione della fotografia stessa.
I cardini della ricerca di Federica Bottoli spaziano quindi dallo still-life al ritratto, dove il rigore assimilato dagli studi universitari si fa regola di base anche nella sua produzione commerciale, per quanto la passione per il colore e la spontaneità del suo occhio sulle cose l’abbiano presto indotta alla composizione di immagini sempre più personali e affrancate dallo schema accademico.
Parte del suo lavoro di ricerca è dedicato alla realizzazione di libri fotografici che completano la sua esperienza professionale:
Colore, 2000; Trasparenze, 2009; La cucina dei colori, 2010; Colore di colori, 2013; My personal book about Shanghai 2013; I colori dell’Africa 2014; Succhi, frullati e sorbetti 2014; 5 giorni in Rwanda, 2016; Antiche ceramiche della collezione di Giovanna D’Arco, 2017; 5 giorni ad Haiti 2017.